La Romana gestisce il Servizio di Ristorazione Scolastica nelle scuole materne ed elementari di Rieti ed in RTI con Servizi Integrati e nelle scuole materne ed elementari del  Municipio III Montesacro di Roma Capitale, ed infine nelle scuole materne ed elementari di Segni.

Per promuovere un’alimentazione sana e consapevole, ha avviato i progetti “La mensa che pensa” a Roma e “Mangiando si impara” a Rieti perché la mensa scolastica non deve solo soddisfare i fabbisogni nutrizionali degli alunni, ma si distingue anche per il suo ruolo educativo, volto a promuovere salute e sostenibilità ambientale

L’educazione alimentare, infatti, è un tema centrale per la salute e il benessere dei bambini e dei giovani. Il suo inserimento nei programmi scolastici rappresenta una strategia fondamentale per promuovere uno stile di vita sano e favorire lo sviluppo di abitudini sostenibili. Attraverso attività didattiche mirate gli studenti vengono sensibilizzati sull’importanza di una dieta equilibrata e di uno stile di vita attivo.

L’educazione alimentare rappresenta quindi un investimento sul benessere futuro delle nuove generazioni, contribuendo a creare una società più sana e consapevole.

Insieme, costruiamo un futuro più sano, un morso alla volta!

Perché è importante l’educazione alimentare?
  1. Promozione della salute:
    • Insegna ai bambini le basi di una dieta equilibrata (carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali).
    • Aiuta a prevenire problemi di salute legati a una cattiva alimentazione.
    • Promuove la consapevolezza sui pericoli di cibi ricchi di zuccheri, grassi e sale.
  2. Formazione di abitudini:
    • I giovani imparano a scegliere cibi sani e a cucinare in modo consapevole.
    • Si sviluppano comportamenti positivi che possono durare tutta la vita.
  3. Educazione alla sostenibilità:
    • Sensibilizza sull’impatto ambientale delle scelte alimentari (ad esempio, ridurre lo spreco di cibo, consumare prodotti locali e stagionali).
    • Promuove una maggiore consapevolezza sull’importanza di ridurre il consumo di carne e prodotti ultra-processati.
  4. Riduzione delle disuguaglianze:
    • L’educazione alimentare può contribuire a ridurre le disparità sociali legate alla cattiva alimentazione, fornendo conoscenze e strumenti utili a tutti, nonché far conoscere abitudini alimentari di culture diverse
Principali Obiettivi dei nostri progetti di educazione alimentare
  1. Conoscenza dei principi nutrizionali
    • Comprendere il ruolo dei macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) e dei micronutrienti (vitamine, minerali).
    • Imparare l’importanza dell’equilibrio tra i diversi alimenti.
  2. Promozione di scelte alimentari consapevoli
    • Saper leggere le etichette nutrizionali.
    • Distinguere tra cibi sani e ultra-processati.
    • Riflettere sull’impatto ambientale e sociale delle scelte alimentari.
  3. Prevenzione di disturbi alimentari e cattive abitudini
    • Educare su porzioni adeguate e moderazione.
    • Promuovere la regolarità dei pasti (colazione, pranzo, cena e spuntini).
  4. Valorizzazione della cultura alimentare
    • Conoscere le tradizioni gastronomiche locali e la Dieta Mediterranea.
    • Sperimentare la cucina come momento di apprendimento e creatività.
Come integriamo l’educazione alimentare nelle scuole dove siamo presenti
  1. Lezioni interattive e giochi educativi
    • Attività e giochi che coinvolgono gli studenti nel riconoscere e conoscere i cibi e le loro caratteristiche nutrizionali
    • Quiz giochi di ruolo ed altre attività interattive
    • Lezioni teoriche sull’origine degli alimenti e il loro ruolo nella salute.
  2. Progetti interdisciplinari
    • Collaborazioni tra materie come scienze, geografia, educazione fisica e tecnologia.
    • Esempio: analisi della filiera produttiva, impatto del cibo sul cambiamento climatico.
  3. Collaborazione con esperti e genitori
    • Interventi di nutrizionisti, dietisti o chef per integrare le conoscenze degli insegnanti.
    • Coinvolgimento delle famiglie per consolidare le buone pratiche a casa.
  4. Programmi governativi e iniziative locali
    • Progetti come “Frutta e verdura nelle scuole” dell’Unione Europea.
    • Giornate tematiche (ad esempio, la giornata mondiale dell’alimentazione).
  5. Diffusione di materiale divulgativo
    • Creazione di locandine, articoli sui social e sul sito web, news letter per comunicare con semplicità ed immediatezza i benefici di una alimentazione improntata sui principi di qualità sostenibilità e salute
    • Giornate tematiche (ad esempio, la giornata mondiale dell’alimentazione).