17 ottobre a Tor Tre Teste...
…per la giornata internazionale dell’eradicazione delle povertà
Nel quartiere di Tor Tre Teste presso la casa di accoglienza Centro Claudio Santoro, il 17 ottobre si è svolto un importante evento in occasione della giornata internazionale per l’eradicamento delle povertà
La cooperativa Ambiente e lavoro che accoglie 70 persone, singoli e coppie restati senza casa, in una struttura accogliente moderna ed efficiente, ha chiamato diverse personalità a confrontarsi sul tema STRADA ACCOGLIERE ABITARE. Dall’assessore alle politiche sociali del Comune di Roma, Barbara Funari, al presidente del Municipio V Mauro Caliste, alla consigliera Regionale del Lazio Marta Bonafoni a Enrico Puccini dell’Osservatorio Casa Roma
Un momento di discussione e di festa , animato anche dalla pasta fredda, e gastronomia farcita, preparate e servite da La Romana, sponsor dell’evento. Da anni, grazie all’amicizia con Carmelo Borgia, (un operatore sociale “storico” che da un ventennio lavora per i senza casa a Roma) collaboriamo con Ambiente e Lavoro, accompagnando gli utenti dei diversi servizi con una ristorazione sana equilibrata e sostenibile. A prezzi sociali.
Inizialmente la casa è nata come ricovero invernale all’interno dell’ultimo “piano freddo”. il municipio ha poi deciso di allargare il servizio oltre le esigenze stagionali. “Ci siamo resi conto che si poteva fare di più – spiega il presidente del parlamentino di via di Torre Annunziata Mauro Caliste – aiutare anche le famiglie con problemi di sfratto e con disagio sociale, ecco quindi che nasce la nuova casa di accoglienza temporanea, un luogo dove chi ha bisogno può essere accolto nell’attesa di trovare una più adatta abitazione”.
Il centro per i più fragili del territorio è dedicato a padre Claudio Santoro, vicario della parrocchia di San Barnaba. a Tor Pignattara dove era un’istituzione, un volto amico, un riferimento per i più deboli, un ricordo per tanti romani che sono cresciuti nel suo campetto di calcio.
Settantuno anni, nato a Milano, cresciuto sul lago Maggiore, è arrivato a Roma nel 1984 e non l’ha più lasciata. Il suo oratorio, per tanti bambini del quartiere, è stato una seconda casa. Sempre qui, nel 1996, ha fondato l’associazione casa famiglia Lodovico Pavoni, un luogo di accoglienza per le famiglie più fragili, italiane e straniere.
“Intitolarla a padre Claudio è stato istintivo – ha detto il presidente Caliste – le sue opere e l’amore per il prossimo ci guidano sempre. Sono certo che sia felice di questa nostra piccola cosa, la prima ma sicuramente non l’ultima.”.