Servizio di ristorazione scolastica Roma Municipio III
…: la ristorazione scolastica di qualità è ancora sostenibile?
Sì, ma ci vuole anche un impegno straordinario delle istituzioni
Il 28 settembre scorso, nella bella cornice della sala consiliare del III municipio di Piazza Sempione, circa duecento invitati hanno dato vita ad un singolare evento dedicato alle FILIERE TERRITORIALI che stanno alla base del servizio di ristorazione scolastico.
C’erano i genitori dei bambini delle scuole del municipio, i rappresentanti dei consigli di istituto e delle commissioni mensa, gli operatori di Servizi Integrati e La Romana che svolgono servizio di ristorazione scolastica nel Municipio III di Roma, i produttori e distributori degli alimenti che formano il pasto quotidiano dei bambini, gli esperti dell’agroalimentare e le autorità del Municipio.
In un dialogo semplice e franco, coordinato dal direttore di Eco in Città Massimiliano Pontillo, sono stati innanzitutto descritti i valori di qualità che il menu scolastico del Comune di Roma offre per il pranzo, lo spuntino mattutino e la merenda.
Francesco Bucarelli della Fondazione Studi Alimenti e Nutrizione (FOSAN) ha rilevato l’assoluta eccellenza del servizio di ristorazione scolastica di Roma in campo nazionale ed europeo, per l’utilizzo della più alta percentuale di alimenti di qualità: tutte le materie prime provengono da allevamenti, campi e industrie di trasformazione di prossimità, tutta l’ortofrutta è biologica, sono presenti carni e formaggio IGP, così come le banane dal mercato equo e solidale.
Il rappresentante della Coldiretti, Francesco Giardina, ha evidenziato la funzione di volano delle filiere agroalimentari di qualità del Lazio e regioni limitrofe che il Capitolato di Roma sta svolgendo, facendo crescere le piccole imprese agricole, zootecniche e agroalimentari a carattere biologico.
Roberto Capecchi che gestisce l’omonima piattaforma logistica nel CAR, Centro Agroalimentare Romano, e Gino Ginnetti della Globo frutta di Sora hanno sottolineato il valore delle piattaforme di filiera, come strumento per raccordare la produzione locale con le esigenze qualitative e logistiche delle Scuole Romane. La piattaforma consente la pianificazione dell’offerta alimentare, garantisce i controlli della tracciabilità lungo tutta la filiera, attuando anche progettazione di prodotti/formati innovativi, che hanno poi trovato successo anche nel mercato della GDO (per esempio nuovi formati di yogurt biologici da bere).
L’esperienza della cooperativa Selva Grande di Monterotondo, raccontata da Mauro Giardini, ha messo in luce il valore umano, qualitativo ed economico di esperienze di Agricoltura Sociale, in cui viene valorizzato il lavoro di ragazzi e adulti con fragilità.
Carlo Hausmann di Agrocamera, profondo conoscitore del mercato agro-alimentare regionale, ha concluso i lavori ponendo l’accento sulle emergenze che stanno vivendo gli operatori delle filiere di qualità: l’attuale situazione economica caratterizzata a livello planetario da indiscriminati aumenti di prezzi delle sementi, dei mangimi e dell’energia esige di essere affrontata se si intende continuare ad offrire prodotti di qualità ai bambini. E’ necessario adottare d’urgenza misure straordinarie di sostegno che rafforzino la filiera in tutti i suo elementi (produzione, distribuzione, somministrazione).
I partecipanti all’incontro hanno poi potuto gustare (ed apprezzare) i prodotti bio della Cooperativa Selva Grande, marmellate, biscotti, creme di olive, succhi di frutta , assieme al caffè da commercio solidale e agli spuntini bio offerti ogni giorno nelle scuole. Molto gradito anche il “cestino sostenibile” take away con una banane fairtrade, carote e patate novelle bio locali, mele IGP:
L’assessore alla Scuola del Municipio III Paola Ilari ha presenziato a tutto l’incontro, garantendo il massimo sostegno dell’amministrazione ospitante per valorizzare e proteggere il patrimonio umano, sociale, economico delle filiere territoriali impegnate nel servizio di ristorazione dedicato ai bambini romani.