La ristorazione e l'inclusione
… con La Romana si puo’
Bamba, 29 anni, arriva in Italia nel 2010 dalla Costa d’Avorio. Una delle tante guerre africane “a bassa intensità”.
Si dà da fare e riesce ad avere un contratto a tempo indeterminato, poi cerca una sistemazione migliore, va a lavorare in Germania e in Svizzera
Guadagna bene (ristoranti e hotel di lusso), si sistema, finchè la polizia locale, in ottemperanza al famigerato Trattato di Dublino, lo rispedisce in Italia: come in un beffardo gioco dell’oca ora deve ricominciare da capo.
Camara, 27 anni, ha un gran carattere, è tenace e simpatico; in Guinea studiava al liceo informatico e lavorava in cucina negli alberghi: arrivato qui nel 2016 si mette subito a studiare l’italiano : è in gamba e arriva al livello intermedio b2, poi frequenta diversi corsi professionali e diventa aiuto cuoco
Due storie che si intrecciano nel cammino de La Romana: a luglio i due ragazzi, presentati e seguiti dal Centro di Accoglienza Astalli, hanno cominciato un percorso di tirocinio formativo presso il nostro servizio di ristorazione Camplus a Pietralata. Uno segue i passi dello chef in cucina per diventare cuoco, apprendendo la gestione di un servizio complesso (colazione, pranzo, cena ) dalla formulazione dei menu all’uso delle tecniche gastronomiche. L’altro impara dal nostro direttore la gestione di tutte le fasi di supporto alla cucina, dalla gestione del magazzino alle tecniche di sanificazione ambientale.La Romana continua a dare il suo contributo per una città più aperta, accogliente, integrata
Le persone, con le loro storie, geografie e passioni sono la risorsa più importante
Se riusciamo a dare un mestiere -e un lavoro – anche a questi ragazzi, un pezzo di mondo sarà migliorato
Le persone, con le loro storie, geografie e passioni sono la risorsa più importante
Se riusciamo a dare un mestiere -e un lavoro – anche a questi ragazzi, un pezzo di mondo sarà migliorato